Lo ha affermato Benedetto XVI a conclusione del Meeting che per iniziativa della Cei ha radunato a Roma 8 mila prof. di religione. “La dimensione religiosa – ha ricordato il Papa – non è una sovrastruttura; essa è parte integrante della persona, sin dalla primissima infanzia; è apertura fondamentale all’alterità e al mistero che presiede ogni relazione ed ogni incontro tra gli esseri umani. La dimensione religiosa – ha scandito – rende l’uomo più uomo”.
“La piena e riconosciuta dignità scolastica dell’insegnamento della religione cattolica” contribuisce, ha continuato il Papa, “a dare un’anima alla scuola e ad assicurare alla fede cristiana piena cittadinanza nei luoghi dell’educazione e della cultura in generale”. “Grazie all’insegnamento della religione cattolica”, infatti, “la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l’apporto significativo del cristianesimo, si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto ed a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro”.
“La dimensione religiosa – ha ricordato ancora il Pontefice – è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita”. Per il Papa, il “servizio” degli insegnanti di religione “si colloca proprio in questo fondamentale crocevia, nel quale, senza improprie invasioni o confusione di ruoli, si incontrano l’universale tensione verso la verità e la bimillenaria testimonianza offerta dai credenti nella luce della fede, le straordinarie vette di conoscenza e di arte guadagnate dallo spirito umano e la fecondità del messaggio cristiano che così profondamente innerva la cultura e la vita del popolo italiano”.
“Possa il vostro insegnamento – ha concluso rivolto ai prof. venuti da tutta italia – essere sempre capace, come lo fu quello di Paolo, di aprire i vostri studenti a questa dimensione di libertà e di pieno apprezzamento dell’uomo redento da Cristo così come è nel progetto di Dio, esprimendo così, nei confronti di tanti ragazzi e delle loro famiglie, una vera carità intellettuale”.