
Il tema dello spettacolo (si legge dalla programmazione per le scuole sul sito del teatro) è: «Che cos’è una famiglia, quanti tipi ce ne sono». «I bambini sono più abituati di noi a convivere con storie e culture lontane, a vivere la differenza – specifica meglio la scheda dell’appuntamento rivolto ai bambini più piccoli –. Ma spesso mancano le narrazioni che permettono ai nuovi bambini di riconoscersi come l’esito di una storia che li precede, li accompagna, li prosegue. Bisogna trovare le parole. Bisogna potersi specchiare per vedersi dentro. La Storia. Ci vogliono nuove fiabe per le nuove famiglie».
Lo spettacolo, realizzato dalla compagnia bresciana “Teatro 19”, ha già avuto però il suo debutto. Lo scorso 19 febbraio è infatti andato in scena al teatro di Casalpusterlengo (teatro gestito sempre dal Litta) davanti a una platea di 230 bambini. Qui la polemica è scoppiata però dopo lo spettacolo. Diversi genitori, preoccupati dai racconti dei figli, avevano protestato perché ritenevano di non esser stati adeguatamente informati: «Era stato presentato entusiasticamente dagli insegnanti e non avevamo capito» racconta una madre.
Anche a Milano, dal teatro si aspettano il tutto esaurito. Per il momento, informano gli impiegati della biglietteria, «sono 180 le presenze previste per il 12 e 90, al momento, quelle per il giorno successivo». Ma c’è da aspettarsi anche l’en plein delle polemiche. «Farò un’interrogazione in aula, settimana prossima» assicura il consigliere comunale del Pdl, Matteo Forte. «In tutti gli aspetti educativi deve essere coinvolta la famiglia – commenta Michele Ricupati di Agesc Milano – altrimenti sono lo Stato e la scuola che decidono l’indirizzo educativo».