A Copenhagen ancora teorie antinataliste. Il Guardian avverte: portano al totalitarismo
Quale migliore occasione del vertice sul clima di Copenhagen, per riproporre le trite ma inossidabili teorie antinataliste, ovviamente travestite da rapporti “scientifici”? E’ il caso di uno studio – riportato giovedì scorso con grande enfasi dai giornali britannici – commissionato dall’Optimum Population Trust (Opt), un’organizzazione che gode dell’appoggio di famosi ambientalisti, come sir David Attenborough e James Lovelock, “padre” della teoria di Gaia (la terra come essere vivente).
Secondo l’Opt, le nazioni ricche hanno la fantastica opportunità di compensare le emissioni di anidride carbonica con il controllo delle nascite attuato nei paesi terzi. L`Opt la chiama “compensazione demografica”: ogni quattro euro spesi per la contraccezione (in nascite mancate) farebbe risparmiare una tonnellata di anidride carbonica al riscaldamento globale. Lo stesso risultato richiederebbe invece otto sterline investite per piantare alberi, quindici sterline investite in energia eolica, trentuno in energia solare, cinquantasei in un’auto elettrica… E allora, conclude allegramente l’Opt, tutti a donare preservativi all’India e al Kenya, magari dopo aver calcolato (seguendo le indicazioni sul sito dell’associazione) esattamente quanto personalmente si contribuisce, in termini di emissioni di Co2, al riscaldamento globale. Agghiacciante o ridicolo, a seconda dei punti di vista. Se ne è accorto, tra gli altri, anche un editorialista del Guardian, Leo Hickman, che tiene una rubrica settimanale intitolata “Ethical living”. Uno che crede davvero alla possibilità di lavorare per il benessere del pianeta, ma non annientando il rispetto per gli esseri umani e per la loro libertà (anche di fare figli). E, commentando la proposta dell’Optimum Population Trust, Hickman ha scritto: “Compensazione demografica: anche il nome dà i brividi” perché, ha aggiunto, “si tratta di soluzioni che portano sulla strada del totalitarismo”.

Nicoletta Tiliacos da PiùVoce.net