Tratto da Il Giornale dell’1 novembre 2009

Arriva dalla Spagna il calendario che  fa la parodia in chiave sessuale della Bibbia. A realizzarlo è stata un’associazione di gay, lesbiche, transessuali e bisessuali, come forma di protesta contro i pregiudizi degli ambienti conservatori.

L’iniziativa ha prevedibilmente scatenato le reazioni del mondo cattolico spagnolo, che da più parti ha chiesto che il calendario sparisca subito dalla circolazione. Tra le immagini giudicate più «blasfeme», quella della Vergine Maria, raffigurata completamente nuda, in una posa lasciva e con indosso solo una giarrettiera a cingerle la vita. Un altro mese mostra invece un Gesù bambino, tenuto in braccio da una Maria assai simile a una transessuale. Nelle altre immagini si moltiplicano i riferimenti alle scene bibliche, con uomini e donne che espongono le loro nudità senza il minimo accenno alle foglie di fico. «Queste immagini devono essere fermate: sono un’offesa contro l’uomo e contro la religione», ha dichiarato un rappresentante della Chiesa spagnola. Una delle donne fotografate ha detto: «Mi sono chiesta per quale motivo una donna transessuale non potrebbe rappresentare un’icona religiosa a cui hanno dato vita tanti attori e attrici nel corso della storia. Non farlo vorrebbe dire interiorizzare i principi propri della discriminazione che la gente vuole imporci». Distribuito in occasione della giornata dell’Orgoglio gay, il collettivo ha deciso di ristamparlo in 10mila copie. Il calendario rientra in un progetto volto a convertire le festività religiose in commemorazioni laiche: uno su tutti, al posto del Natale il collettivo vorrebbe la festa della democrazia.