Disagio mentale : alle Istituzioni riducete i privilegi e date una mano a chi soffre !

Una nota della Commissione Europea agli Stati membri della UE, compresa l’Italia.

 

E così è passato sotto silenzio il 13 maggio 2012, data con la quale abbiamo raggiunto ben 34 anni da quel 13 maggio 1978 quando con una legge “infame” sono stati chiusi gli ospedali psichiatrici, restando ancora oggi immutati i gravi problemi prodotti da questa situazione. La ricorrenza è stata “evidenziata” molto bene dal SIR ( Agenzia di stampa dei Vescovi).

Questa patologia costituisce un ambito sanitario con problemi prioritari dimenticati da una classe politica di “azzeccagarbugli” che possiede orecchie solo per il tintinnare delle “monete”, occhi per i “piaceri negletti della vita” , “colpiti” da una assoluta sordità nelle strade della Capitale.

Eh si! perché il “bla bla”del politichese sta diventando una nebbia che toglie visibilità alla verità meritevole di maggiore attenzione e soprattutto carente di iniziative per seria soluzione ai mille problemi che affliggono il “Bel Paese del sole” e che offendono la dignità della persona indifesa.

Ogni tanto affiora nel putridume della insalubre palude, dove ci stanno cacciando, il ricordo di un detto popolare che recita “non c’è peggior sordo che non vuol sentire” ed è questa la ragione che fa cadere nel silenzio le ragioni di una realtà sociale non compresa da questi rappresentanti ( non votati !) del popolo seduti comodamente negli  scranni del Palazzo.

E la gente, purtroppo, vede esaurire i propri sforzi tanto da essere paragonati alle “fatiche” espresse da Sisifo, personaggio della mitologia greca figlio di Eolo, condannato a spingere sempre più in alto una grosso sasso che subito precipita verso il basso, “richiamo” che indica la ( vana ) richiesta di attese che comporta una grande fatica con scarsi risultati .

“Nella strategia europea sulla disabilità 2010/2020 la Commissione Europea riconosce che numerosi ostacoli impediscono ancora alle persone con disabilità di esercitare pienamente i loro diritti “ e prosegue “ e si impegna a sostenere gli Stati membri nella creazione di strutture e servizi sanitari accessibili e non discriminatori” risposta a mia Petizione n. 1003/2011 del 15 maggio 2012 prot.CM/896443IT.doc PE485.999v01-00 ).

In Italia, Signori della Politica sono passati ben 34 anni immutati “nella creazione di strutture e servizi sanitari”ed è doveroso “ubbidire” alla Commissione Europea! O sbaglio!

 

Purtroppo di fronte ai disagi ed alle sofferenze delle persone affette da disabilità fisica e da handicap mentale, assistiamo impotenti, a tentativi di legalizzare l’eutanasia, presupponendo così di “risparmiare” sul budget della sanità e combattere non la “malattia”, ma discriminare per non dire “eliminare”, come nei lager di infelice memoria, questi sofferenti aggiungendo alle persone normali, anziani non autosufficienti, malati terminali, “difficoltà” alle quali il Parlamento non vuol rispondere :

 

http://digilander.libero.it/cristianiperservire/pdf/Petizione%20al%20Parlamento%20Italiano.pdf

http://digilander.libero.it/cristianiperservire/News2011/050911.htm

 

Queste “teorie che si vuol imporre, pur non legali né umane, in difesa del “risparmio potrebbero nascondere un disegno di selezione del genere umano, in quanto con la scusa di lenire il dolore si potrebbe arrivare ad annientare chi veramente soffre o chi potrebbe soffrire una volta venuto al mondo.

E’ triste richiamare risparmio “quell’azione”che è paragonabile all’eugenismo, quella pratica biomedica che ha recato conseguenze inquietanti sulla vita di molti popoli e che sosteneva che la specie umana andava migliorata con qualsiasi mezzo dagli aborti per eliminare i “figli imperfetti” all’eutanasia per eliminare la vita “senza senso”, “momento” che spianò la strada alle terribili selezioni della razza umana. E sono coloro che dichiarano che la vita attaccata al “respiratore” va eliminata, che sostengono di “staccare la spina”, che riconoscono più il “valore degli animali” e che pongono l’uomo allo stesso livello, se non sotto.

La politica non adotta provvedimenti certamente prioritari, ma la giustizia è uguale per tutti ( e non “altro” !) e non vogliamo pensare come Tacito, insigne latinista di precetti morali, che profeticamente avvertiva “ in repubblica plurimae leges”, negli Stati molte sono le leggi ed aggiungo a volte ingiuste, inutili, non confacenti o disattente della realtà, un nichilismo che conforma pensieri, cancella prospettive, oscura orizzonti.

Ma il silenzio, dice un Poeta inglese, è la più bella espressione del disprezzo !, mentre il Poeta latino Lucrezio suggeriva ai medici per convincere pazienti riluttanti a bere una medicina amara cospargendo l’orlo del calice con miele in maniera che il malato imbevesse il farmaco che restituisce la salute.

La conclamata solidarietà che si vorrebbe im-porre per ri-conoscere la disabilità in genere, assomiglia a quell’ escamotage di Lucrezio nel dire molto per non far niente, paragonabile al sistema sanitario in vigore in Italia troppo lento nell’aiutare le persone affette da gravi forme di disabilità e da un sistema sociale e legislativo troppo lontano dalla realtà. Non è eccessivo pensare che per gli stranieri illegali l’assistenza sanitaria è molto “positiva”, mentre per i cittadini italiani è molto “arida”.

 

Previte

 

http://digilander.libero.it/cristianiperservire