Il monito di Giovanardi • Rilancio anche sui conduttori tv: «In Rai diventi obbligatorio il test antidroga» È bufera sul sottosegretario Il Pd: «Ignorante e omofobo». Ma il Pdl lo difende
Tratto da Avvenire del 21 settembre 2010
Doppio monito di Giovanardi sui temi eticamente sensibili. Nei Paesi dove sono permesse le adozioni agli omosessuali «è esplosa la compravendita di bambini» ha denunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Che ha poi preso di mira i conduttori televisivi. «Chi lavora nel servizio pubblico deve dimostrare pubblicamente di non drogarsi».
L’occasione è stata un’intervista a KlausCondicio. L’analisi di Giovanardi è partita da quanto succede negli Stati in cui tutto questo è consentito. «Laddove le adozioni da parte di coppie gay sono consentite, come negli Usa, ma anche in Brasile, è esplosa la compravendita di bambini e bambine. È una cosa che almeno con questo governo non consentiremo mai e che voglio qui denunciare». L’esponente di governo, che detiene la delega per la famiglia, non ha esitato a parlare di «meccanismo di mercato», dietro a cui si nasconde un dramma troppe volte taciuto. «Negli Stati Uniti e in Inghilterra si possono comperare i fattori della produzione – ha attaccato Giovanardi –. Imporre ad un bambino adottato due genitori dello stesso sesso significa fargli violenza psicologica. Il fatto che ci siano alcune famiglie eterosessuali in cui ci sono stati episodi di violenza o di cattiva educazione non vuol dire che la famiglia normale sia fonte di violenza e di maltrattamenti». Per il sottosegretario, un bambino ha il diritto di crescere in un contesto dove una figura paterna e materna sono complementari fra di loro e garantiscono al bambino una crescita equilibrata. «Togliere questo diritto al bambino è fare una violenza sul bambino stesso. Si crea un diverso dagli altri, lo si candida all’infelicità».
Quanto ai test antidroga, per Giovanardi, «così come nel calcio i giocatori positivi vengono espulsi per un certo periodo dalle gare, credo che per i conduttori televisivi, soprattutto se il conduttore e la conduttrice lavorano nel servizio pubblico, sia sacrosanto auspicare che la loro immagine pubblica sia in linea con i valori educativi della Rai». Immediate le reazioni del mondo politico. «Le parole di Giovanardi in tema di adozioni da parte di genitori dello stesso sesso sono un nuovo segno di pressapochismo, ignoranza e violenza omofoba» ha detto la deputata del Pd, Anna Paola Concia. Per l’Idv, si tratta di «dichiarazioni offensive», mentre dal Pdl Maurizio Gasparri ha fatto sapere di condividere «pienamente la proposta sui controlli antidroga nell’ambito della Rai e più in generale in tutti i luoghi dove è richiesta una piena integrità fisica e ci sia un’assunzione di responsabilità». Nel dibattito ha preso posizione anche il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella. «Non credo – ha detto – che parlando di adozioni Giovanardi volesse attaccare la comunità gay, quanto piuttosto ribadire la priorità assoluta del benessere del bambino su quella dei genitori, naturali o adottivi».