
Papa Ratzinger darà in un certo senso l’esempio di questa fiducia orante, ordinando questa mattina sacerdoti 19 diaconi della diocesi di Roma. Una solenne celebrazione nella Basilica di San Pietro (inizio alle 9,30), che servirà anche per approfondire la riflessione sul tema La fiducia nell’iniziativa di Dio e la risposta umana, autentico filo rosso del Messaggio papale.
La Giornata odierna, tra l’altro, giunge quasi al culmine dell’Anno paolino e a poco più di un mese dall’inizio (19 giugno prossimo) dell’Anno speciale per i sacerdoti di tutto il mondo. Dello spirito paolino, dunque, è impregnato sia il Messaggio – che citando la Lettera agli Efesini, mette in risalto «la peculiare iniziativa di Dio, con cui sceglie alcuni perché seguano più da vicino il suo Figlio Gesù Cristo, e di lui siano ministri e testimoni privilegiati» – sia lo slogan scelto dal Centro Nazionale Vocazioni, per accompagnare la celebrazione dell’annuale appuntamento in Italia. Si tratta di un versetto della II Lettera a Timoteo: «So a chi ho dato la mia fiducia», che come spiega il direttore del Cnv, don Nico Dal Molin, «mira a far riscoprire ciò che è essenziale nella vita dei cristiani in genere, e soprattutto di coloro che si sentono chiamati alla speciale consacrazione ».
E cioè Gesù Cristo. Questa vigile fiducia deve valere anche riguardo alle statistiche, che pure qualche motivo di preoccupazione dovrebbero sollevarlo, soprattutto alle Chiese del primo mondo. In Italia ci sono attualmente circa 38mila sacerdoti in servizio diocesano, mentre i religiosi ordinati che risiedono nella Penisola sono sono 18.526. Altri 2500 religiosi italiani sono in missione all’estero, per un totale che supera le 21mila persone. Il quadro è completato poi da 3.124 diaconi permanenti, da 1.432 seminaristi cosiddetti minori (cioè nell’età che va dalle scuole elementari alle medie superiori) e da 3.093 seminaristi maggiori (cioè studenti di filosofia – primo biennio del seminario; e di teologia – secondo triennio).
La situazione italiana è di sostanziale tenuta, specie se si considera la media europea. Secondo i dati dell’Annuario Statistico Vaticano riferiti al 2006 (gli ultimi disponibili), il Vecchio Continente è l’unica parte del mondo a far registrare un calo sia nel numero dei sacerdoti, sia in quello dei seminaristi. Il saldo complessivo mondiale è invece positivo e il trend degli ultimi anni è in leggera crescita. Nel 2006 c’erano complessivamente nel mondo 407.262 sacerdoti e 115.480 seminaristi, con un aumento rispetto all’anno precedente in entrambi i settori. Il Papa, nel suo Messaggio entra anche nello specifico di questo aspetto.
È vero, fa notare, «che in talune regioni della terra si registra una preoccupante carenza di presbiteri, e che difficoltà e ostacoli accompagnano il cammino della Chiesa », tuttavia, «ci sorregge l’incrollabile certezza che a guidarla saldamente nei sentieri del tempo verso il compimento definitivo del Regno è Lui, il Signore, che liberamente sceglie e invita alla sua sequela persone di ogni cultura e di ogni età». A questo proposito Benedetto XVI invita «le famiglie e le parrocchie, i movimenti e le associazioni, le comunità religiose e tutte le articolazioni della vita diocesana» a pregare incessantemente per le vocazioni. Un’esortazione che ricorda da vicino un passaggio dell’omelia pronunciata dal Papa lo scorso 11 gennaio, quando battezzando alcuni bambini nella domenica del Battesimo di Gesù, sottolineò: «Il bambino non è proprietà dei genitori».
Essi dunque non devono avere «la pretesa di poter disporre dei propri figli come se fossero un privato possesso plasmandoli in base alle proprie idee e desideri». Il che, tra l’altro, implica anche la necessità di non frapporre ostacoli quando un figlio dovesse manifestare la vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata. Cosa che purtroppo si verifica ancora in diversi casi.