AUTO PIRATA INVESTE MOTOCICLISTA. E’ IL FRATELLO DI SALVATORE CRISAFULLI, RIMASTO IMMOBILE DOPO ANNI DI COMA.

CATANIA 30 dicembre 2009

Un tragico destino è quello della famiglia Crisafulli. Sei anni dopo l’incidente in cui è rimasto coinvolto Salvatore, l’11 settembre 2003, dal quale si salvò per miracolo restando però inchiodato a un letto, la sera di Natale, precisamente alle ore 16 del 24 dicembre, il fratello maggiore Marcello, 50 anni, è stato travolto da un pirata della strada, mentre, con la sua moto, stava andando a comprare la schiacciata per tutti gli altri familiari che si erano riuniti nell’abitazione del centro di Catania, in via Brancato. L’incidente si è verificato in viale della Regione nei presi del cimitero: Marcello è stato sbalzato dalla moto ed è rimasto immobile sull’asfalto, tra la vita e la morte. Trasportato d’urgenza all’ospedale “Garibaldi”, le sue condizioni sono rimaste in bilico fino a ieri, quando i medici hanno dichiarato ufficialmente che non c’era più il pericolo di un decesso. Marcello Crisafulli comunque è in condizioni gravissime ufficialmente in “prognosi riservata”: ha riportato tre fratture alla colonna vertebrale, la frattura delle costole, la perforazione dei polmoni, una frattura alla cervicale, la frattura alla clavicola e gravi lesioni a un occhio. Quelle considerate preoccupanti sono le fratture alla colonna vertebrale, perché secondo i medici, Marcello potrebbe non riuscire più a camminare.

Dopo questo gravissimo incidente, la situazione della famiglia Crifasulli è drammatica. Salvatore è immobile in un letto da sei anni ed era accudito quotidianamente, soprattutto dal fratello Marcello che stava con lui 24 su 24, dato che vivono entrambi a Catania. Pietro si occupa di tutto il resto e di portare avanti anche l’attività dell’associazione della “Sicilia risvegli onlus” dedicata proprio al fratello Salvatore. Ora anche Marcello potrebbe restare paralizzato e finire anche lui su una sedia a rotelle, oppure anche in condizioni peggiori. E’ proprio Pietro, il “fratello coraggio” che si è sempre battuto insieme agli altri fa miliari per migliorare le condizioni di Salvatore, facendo conoscere la sua storia in tutto il mondo diventato il Terri Schiavo italiano, e per far sì che si combattesse perché i pazienti in coma o in gravi stati di disabilità ricevessero l’assistenza 24 ore su 24 e contro chi invece professa l’eutanasia, a lanciare un appello. “Dopo l’incidente che ha colpito anche Marcello, la nostra famiglia si trova in una situazione disperata. Marcello Crisafulli, ricorda poco di quei momenti, ora abbiamo bisogno almeno di sapere chi è stato responsabile di questo grave atto di inciviltà. Ci deve pur essere una giustizia. Tutta la famiglia Crisafulli è disperata: Marcello accudiva Salvatore tutti i giorni, quando Pietro Crisafulli non era a Catania. Ora con due persone  in famiglia con tali e gravissime disabilità e nostra madre anziana e molto abbattuta, non ce la facciamo ad andare avanti. Le amministrazioni, le istituzioni intervengano immediatamente per coprire il servizio di assistenza (sanitaria e sociale) pomeridiana e serale a Salvatore. Ma non solo sembra che il 31 dicembre scadrà totalmente il servizio di assistenza a Salvatore Crisafulli, pertanto dal Gennaio 2010, Salvatore potrebbe rimanere scoperto di assistenza anche la mattina.

Il destino è stato crudele con noi. Terribile. Con l’amore siamo riusciti a ridare una coscienza a Salvatore, con l’amore andremo avanti, ma abbiamo bisogno di un appoggio da parte anche delle istituzioni per tirarci su di nuovo. Ci muoveremo anche con la nostra associazione “Sicilia risvegli onlus” per far sentire di nuovo la nostra voce. Quella di chi soffre”.

Si invita anche la Regione, la Provincia ed il Comune ad intervenire tempestivamente alla copertura dell’assistenza di tipo sociale a Salvatore Crisafulli.

Inoltre si prega a tutti coloro che hanno testimonianze per quanto accaduto a Marcello di contattare i Vigili Urbani, http://catania.paginegialle.it/sicilia/catania/polizia_municipale.html o il numero: 392/4802536

Sosteniamo la famiglia, oppure l’associazione a cliccare qui:

http://www.siciliarisvegli.org/sostieni.php