Immaginate che cosa accadrebbe se, in un paese occidentale, si scatenasse un pogrom antimusulmano con nove innocenti bruciati vivi. Invece, quando avviene in Pakistan e a morire sono i cristiani…
di Magdi Cristiano Allam
Tratto da Panorama del 7 agosto 2009

Immaginatevi se oggi in uno Stato occidentale a maggioranza cristiana  si consumasse un pogrom ai danni dei musulmani, con l’assalto di migliaia di fanatici che bruciano vivi nove innocenti tra cui bambini e donne intrappolati in decine di case date alle fiamme, sparano all’impazzata con armi da fuoco ferendo gravemente centinaia di persone, distruggono quattro moschee, accusando indiscriminatamente i musulmani di essere dei nemici da eliminare nel nome di Dio e dei suoi profeti.

Ebbene senza ombra di dubbio ci sarebbe una sollevazione generale della comunità internazionale. Interverrebbero il segretario generale, il Consiglio di sicurezza e l’Assemblea generale dell’Onu per esprimere sdegno per l’atto barbarico; il presidente della Commissione e il Parlamento Europeo condannerebbero la violenza cieca contro i musulmani; l’Organizzazione per la Conferenza Islamica e la Lega Araba decreterebbero la rottura di ogni rapporto con quello Stato cristiano, eserciterebbero pressioni affinché il resto del mondo faccia altrettanto, aizzerebbero i musulmani del mondo a protestare e vendicare la strage dei propri “fratelli”; Al Qaeda, i Fratelli Musulmani e l’insieme dei gruppi estremisti e terroristi islamici annuncerebbero la condanna a morte degli infedeli da infliggere tramite gli attentati suicidi; le televisioni, le radio, i giornali e i siti internazionali scatenerebbero una campagna mediatica contro l’atroce islamofobia; i governi e i parlamenti dei paesi europei, a cominciare da quelli che accolgono un gran numero di musulmani, deplorerebbero, si scuserebbero e annuncerebbero drastiche misure a protezione di fedeli di Allah; il Vaticano e le Chiese cristiane prenderebbero le distanze dai cristiani assassini, rassicurerebbero sull’alleanza tra le religioni monoteiste, rivelate e abramitiche, sosterrebbero l’inviolabilità del diritto alla libertà religiosa dei musulmani ovunque nel mondo.

Eppure nulla di tutto ciò è accaduto per il pogrom ai danni dei cristiani che si è consumato la scorsa settimana a Gojra, provincia di Faislaband in Pakistan, negli stessi termini con cui ho descritto un immaginario pogrom di musulmani. In un contesto in cui i cristiani subiscono da anni stragi, repressioni e discriminazioni in gran parte dei paesi islamici. La verità è che il nostro Occidente cristiano è succube dell’ideologia dell’islamicamente corretto, è più islamico degli stessi islamici, fa per loro ciò che non fa per se stesso, consente loro di fare ciò che noi non ci sogneremmo mai di fare. Perché la paura ci ha portato a incurvare la schiena di fronte ai musulmani che controllano le moschee, le scuole coraniche, gli enti finanziari e i tribunali islamici insediati dentro casa nostra; ai musulmani che dispongono del petrolio, del gas e dei fondi sovrani in cambio dei quali siamo pronti a svendere i nostri valori; ai musulmani che istigano le masse e promuovono il terrorismo contro gli ebrei, i cristiani, gli infedeli e gli apostati. Per la paura che ci taglino la testa ci siamo tagliati da soli la lingua. Non vediamo, non parliamo, non sentiamo se non quando è opportuno difendere i musulmani. Ma abbiamo annullato la nostra dignità e libertà. E sarà sempre più difficile salvare questo Occidente cristiano votato al suicidio!