Hanno diritto alla vita le persone anziane, in fin di vita, i disabili fisici, gli handicappati psichici, i ciechi, i sordomuti, gli emarginati, il mondo cristiano e della sofferenza ?

E’ giacente nei lavori parlamentari la legge sul “fine vita”, ma intanto, pare, che si vada uniformando un principio molto strano e preoccupante da me definito “ budget del ricoverato” riguardante il campo sanitario-ospedaliero dove persone anziane in fase terminale o con motivi di disabilità ricoverati negli Enti Ospedalieri italiani in qualsiasi condizione di salute si trovano e superato l’intervento finanziario predisposto dal Servizio Sanitario Nazionale, vengono dimessi dai nosocomi senza peraltro predisporre strutture alternative atte al proseguo delle cure fino al compimento della vita terrena.

Mi dispiace insistere e ripetere questo “argomento”, ma si tratta di una “situazione”, che riguarda non solo il mondo della sofferenza, ma tutti i cittadini, in quanto se questa è la realtà, allora è pura eutanasia mascherata e, se tale, legalmente autorizzata !

Questa anomala situazione l’ho condensata in una Petizione il 30 ottobre 2009 ed assegnata col n.911 alla 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e col n. 787 assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, tutt’ora priva di una risposta dalle competenti Commissioni Legislative, ma anche dal Senatore Marino e dall’Onorevole Leo Luca Orlando rispettivamente Presidente della “Commissione Parlamentare sul Servizio Sanitario Nazionale” e Presidente della “Commissione Parlamentare per gli errori della Sanità”.

Ma cosa è : indolenza, o carenza di rispetto dei sistemi democratici, di rispetto dei soggetti deboli, di mancata applicazione della Costituzione Italiana che ha voluto dare allo Stato un volto ed un valore profondamente umani ?

La procedura della non risposta è in netto contrasto con il diritto del cittadino di “ esporre comuni necessità” ( art. 50 della Costituzione Italiana), con il diritto della “pari dignità sociale” ( art.3 Costituzione Italiana), con l’art.141 ed art.109 rispettivamente del Regolamento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati “nel rispetto della persona umana”, nonché da un elementare comportamento etico e sociale , adempimenti che sono condizioni necessarie per corrispondere alle scelte di un umanesimo costituzionale !

I Costituenti nello stabilire l’ordinamento fondamentale della Repubblica Italiana seppero guardare lontano, molto lontano nel futuro consolidando nel Testo le condizioni dei “cittadini in situazione di inferiorità” quali gli anziani, i malati, i disabili psico-fisici, gli emarginati, cioè le persone in difficoltà rispetto alla popolazione in condizione di alto, medio, relativo stato sociale, dando allo Stato, ripeto, un volto ed un valore profondamente umani.

Allora bisogna considerare se le politiche contro la natalità e la vita così come la manipolazione genetica e quel ” budget del ricoverato“ sono in fase di approvazione e nel contempo di esecuzione, senza alcun dubbio allora dobbiamo pensare essere una congiura a livello politico che avverrebbe nelle n/s strutture ospedaliere in nome del risparmio, della libertà, del progresso e dei diritti individuali ed umani, i quali si negano agli altri al fine di permettere l’eliminazione di esseri umani il cui diritto alla vita viene negato, una autentica eutanasia, ripeto, “fuori fin’ora”!, dall’ordinamento giuridico italiano, una omissione di soccorso.

L’opinione pubblica e noi con essa riteniamo doveroso, essenziale, improcrastinabile che il Parlamento, il Governo, il Ministro della Salute, il Servizio Sanitario Nazionale e quant’altro ( tutti che da molto tempo avevamo con urgenza interessati) si uniformino al dovere di garantire sicurezza a qualunque persona, specie quella diversamente abile, considerando tali le persone anziane, disabili od in fini di vita, il cui diritto legale è quello che spetta a godere alle cure mediche, alla nutrizione ed all’idratazione come predisposto dall’art.25 lettera f della “Convenzione per i diritti delle persone con disabilità” dell’ONU. ( Caso Englaro docet!).

Se poi insiste la eventuale disparità di trattamento, questo è fortemente in contrasto con la Costituzione Italiana, con la Costituzione Europea, con Trattati Internazionali e col principio etico-educativo-sociale.

Alle volte ci pare di essere stranieri nella n/s Patria: ma ci volete far conoscere la verità?

Se le “proposte” di quelle metodologie della già ratificata “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” dell’ONU dove ognuno si deve prendere le proprie responsabilità Signori Presidenti dei Consessi Parlamentari e Signor Presidente del Consiglio dei Ministri e membri del Governo, venissero applicate, potrebbe subentrare la possibilità che tutti i disabili, possono correre il rischio di subire “violenze”, come pare avvenga con quel “budget del ricoverato”, e se vero, questo, ripeto, stravolge i diritti umani, offende la dignità della persona e nega il diritto alla vita, valutazione che non abbiamo alcun dubbio considerare e con noi l’opinione pubblica essere eutanasia pura, una forma particolarmente crudele e di abbandono del malato, ripeto, specie se disabile, agonizzante ed in stato avanzato d’età.

Purtroppo viviamo in un mondo in cui non ci si “trova” quasi più, in un mondo in cui ciascun “soggetto umano” trova grandi difficoltà da una sorta di educazione “pro domo mea”, da un “nichilismo” che adatta pensieri e che cancella prospettive oscurando orizzonti, da “metamorfosi” davvero riprovevoli, da una “imposizione” del relativismo che non riconosce nulla di definitivo e che lascia come ultimo obiettivo solo il proprio io, dove si va “instaurando”, a danno dell’uomo, una cultura di delirio e di idolatria verso gli animali (che rispettiamo!) che costituisce una nuova moralità che supera il centralismo dell’uomo e lo relega al di sotto del genere animale.

Come nell’antico teatro si annunziava la fine della rappresentazione, così oggi dobbiamo ammettere “acta est fabula !” ( la commedia è finita !).

Con l’opinione pubblica, rivolgo urgentissimo appello ai Signori Presidenti del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Governo onde chiarire quanto sopra esposto, che avevo “temuto” e “denunciato” nella mie Petizioni ancora giacenti nelle competenti Commissioni Parlamentari, e ci dicano : hanno diritto alla vita le persone anziane, in fin di vita, i disabili fisici, gli handicappati psichici, i ciechi, i sordomuti, gli emarginati, il mondo cristiano e della sofferenza?

Previte

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